TAG Talent Garden Padova: Coworking 2.0
Da pochi mesi è sbarcato nella mia
città Talent Garden, un progetto di Coworking dedicato a professionisti della
comunicazione, del web e del digitale. Un progetto di seconda generazione nato
da un'idea di Davide Dattoli, una rete di Passion Coworking Spaces con sedi a
Brescia e Bergamo, ed ora anche a Padova e Milano (prossimamente a Torino,
Pisa, Bologna, Cagliari e progetti per Londra, New York, Rio de Janeiro). Le
parole d'ordine sono innovazione, sfida, contaminazione, il tutto coltivato in
un ecosistema creativo... TAG introduce in Italia un concetto di spazio
lavorativo condiviso tematico, un sistema verticale che dona valore aggiunto
alle necessità primordiali del coworking, inizialmente legate a motivazioni
economiche, logistiche e di socializzazione, sviluppando dinamiche di
interazione, collaborazione e business innovative. Non un tradizionale business
center ma un vero e proprio digital hub nel quale competenze diverse ma
contigue si riuniscono in una filosofia semplice ma efficace: “dove non arrivo io, ci può arrivare il mio
compagno di scrivania”. TAG è un luogo contemporaneamente fisico e
intangibile in cui freelancer e startupper del mondo digitale, del web e della
comunicazione si mettono in discussione in un contenitore poroso, che lascia
filtrare stimoli e che stimola reciprocamente i protagonisti. Questa perlomeno
è la teoria. Ho visitato TAG Padova per vedere la teoria esprimersi in pratica.
(NB: Se volete provare anche voi l’esperienza di TAG Padova partecipate all’Open
Day del 13 e 14 febbraio, info sul blog TAG Padova). TAG Padova dall'esterno appare come un normale
ufficio al pian terreno di un edificio direzionale, interni elegantemente
oscurati e loghi TAG sobriamente distribuiti sulle vetrate. Mi accoglie
Alessandro Zampieri, che subito si scusa per il casino, ma sono capitato
proprio nei dieci minuti di pausa biliardino. Lui si scusa per il casino,
mentre dovrebbe scusarsi per avermi fatto crepare di invidia, dopo nemmeno un
minuto passato nel Passion Coworking Space patavino. Inizio a camminare tra le
scrivanie in cartone, i rami d'albero e il gracidare dei computer. Tutto è
studiato nel dettaglio e l'unica nota stonata sono forse le sedute operative,
poco in linea con il concept generale. Alessandro mi dice che è stato molto
complicato trovare in commercio sedute operative ergonomiche dal design (e dal
costo) sostenibile, ma mi assicura che a breve, a partire dalla sede di Milano,
verranno adottate soluzioni in linea con il concept sostenibile degli arredi
TAG. Il fenomeno coworking è
interessante anche perché stimola “domanda” differente, come nel caso delle
sedute operative ergonomiche eco-sostenibili (Produttori di arredo ufficio,
avete sentito? Le esigenze cambiano, siete pronti a cambiare anche voi?). Nel
frattempo la pausa biliardino si conclude e il casino di sottofondo si
trasforma in chiacchiericcio soffuso, perché il valore aggiunto del coworking è
anche (soprattutto?) nel dialogo, nel confronto, nella contaminazione. Ci
infiliamo in una delle zone meeting, adeguatamente insonorizzata ma
democraticamente trasparente e ci scambiamo qualche informazione. TAG Padova
accoglie principalmente freelance, questo non mi sorprende, mentre mi
incuriosisce molto l'età dei coworkers, che spazia dai 25 scarsi ai 40
abbondanti, a sottolineare il fatto che il coworking non è solo per nativi
digitali o pseudo tali, è una scelta alla portata di tutti. TAG è aperto 24h su
24, 7 giorni su 7, con una potentissima connessione Fastweb 100 Mega, ma in
realtà gli orari di lavoro dei coworkers sono spesso molto vicini a quelli
tradizionali. Talvolta qualcuno fa tardi la sera o inizia all'alba, spesso si
lavora il sabato, nulla di stravagante. Il coworking non è rivoluzionario nei
modi o nelle abitudini, è dirompente nel creare relazioni e possibilità. Ci
raggiungono Victor Vassallo e Pierluigi Ancilotto (2 dei 4 founder, TAG Padova
è un progetto a cui hanno partecipato anche altri 10 soci legati al mondo
dell’imprenditoria veneta), ci stringiamo la mano e scambiamo qualche battuta,
perché il coworking è fatto di persone in carne e ossa, motore di innovazione dal volto “umano”
nell'era virtuale dei social network. Il progetto TAG Padova è ambizioso, non
vuole proporre solamente un modo diverso di lavorare e collaborare, punta a
diventare il punto di riferimento innovativo nel nostro territorio, grazie alla
creazione di servizi e di eventi esclusivi legati al mondo del digitale e
orientati a connettere le professionalità di TAG con il tessuto imprenditoriale
del nord-est. Come detto TAG è uno spazio di relazioni e di possibilità, con
Alessandro e gli altri si inizia parlando di coworking e si finisce discutendo
di design e di internet delle cose. Chissà, forse un'altra storia da
raccontare...
- Archivio: Coworking, condividere per crescere
- Coworking su wikipedia
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