Benessere in ufficio: acustica

Passiamo molto del nostro tempo in ufficio ma troppo spesso il livello di benessere in questo tipo di ambiente è quantomeno scarso, se non pessimo. I fattori che condizionano il benessere in ufficio sono molti, dall'ergonomia alla climatizzazione, dal layout ai materiali, dalla luce all'acustica, e molti altri ancora. Tra i più sottovalutati (in particolare dal management pubblico e aziendale, soprattutto in Italia) c'è senza dubbio l'acustica. Il produttore di arredo metallico Dieffebi ha organizzato presso la sua sede di San Vendemiano (TV) un workshop proprio sul tema dell'acustica, primo di una serie di incontri sul benessere in ufficio. Z Lab, azienda altamente specializzata in ricerca e sviluppo di progetti di engineering acustico, è il partner didattico della giornata e il workshop si sviluppa con un programma molto intenso, a partire da temi più semplici, come la differenza tra isolamento acustico e fonoassorbenza, come il falso mito delle caratteristiche acustiche di sughero e polistirolo, come il falso mito del vetro che non può assorbire rumore, fino a temi più complessi come le leggi fisiche che regolano la diffusione del suono, l'analisi approfondita del fenomeno del riverbero e dei diversi sistemi di assorbimento. Sintetizzando, l'acustica non è un tema facile e molti dei prodotti fonoassorbenti disponibili in commercio, tutti più o meno validi, se utilizzati senza una visione di sistema (e senza una specifica progettazione di intervento su uno specifico ambiente) rischiano di risultate poco efficaci se non inutili. Tra i consigli più curiosi emersi nel corso della giornata, uno  riguarda i materiali, ovvero un materiale fonassorbente deve far filtrare l'aria, quindi se ci soffi sopra e l'aria non passa (vedi sughero e polistirolo) non sei di fronte ad un materiale dalle caratteristiche fonoassorbenti! Altro mito sfatato durante il workshop, la presunta prestazione fonoassorbente del legno superiore al metallo. Il valore fonoassorbente di un mobile tradizionale è condizionato dall'effetto membrana che crea con il suo sistema ante/contenitore/contenuto piuttosto che con il materiale generico di cui è fatto. Molti miti sfatati dunque nel corso del workshop, e poche risposte semplici ad un problema complesso come quello dell'acustica in ufficio. Contrariamente a quanto spesso accade in eventi di questo tipo, il workshop Dieffebi ha un programma molto denso di contenuti formativi mentre i contenuti commerciali sono del tutto marginali. Primo acoustic, il sistema di armadi fonoassorbenti di Dieffebi, entra in gioco in funzione delle esigenze didattiche del wokshop e solo marginalmente viene coinvolto lo staff commerciale dell'azienda, che si inserisce nel dibattito alla pari degli altri partecipanti. Finalmente un workshop che si può veramente definire tale, con la partecipazione bidirezionale al dibattito da parte di tutti i presenti, finalmente un'azienda, Dieffebi, che intuisce il valore della formazione e dei contenuti lasciando per una volta in secondo piano il marketing commerciale di vecchia impostazione. Mi auguro che Dieffebi prosegua su questa strada proponendo molto presto altri incontri dello stesso valore formativo, e mi permetto di stimolare ulteriormente l'azienda chiedendomi: quando riusciremo ad avere un corso di office design nel Veneto?



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