Architettura: Tadao Ando e Punta della Dogana
Punta della Dogana è un luogo strategico per Venezia. Lo è stato nella storia e può tornare ad esserlo nella modernità. Da sempre luogo di scambio di merci, è stata trasformata in un luogo di scambio di culture, grazie a Francois Pinault Foundation e al restauro di Tadao Ando è diventato uno degli spazi museali più affascinanti di Venezia. Vista da Piazza San Marco, Punta della Dogana è una sorta di prua cittadina che squarcia le acque del Canal Grande. Arrivando a Punta della Dogana invece, tra passaggi di calli strette e lasciandosi scorrere Palazzo Venier e la Peggy Guggenheim Collection, la vista di Palazzo Ducale e del campanile di San Marco che si specchia sul Canal Grande è suggestiva, emozionante. L'esterno di Punta della Dogana è rigoroso, rispetta la solidità richiesta dalla sua storia di luogo dedicato alle attività militari e commerciali. La sorpresa è al suo interno, dove l'intervento di Tadao Ando con un grande volume centrale, un cubo realizzato con il suo celeberrimo Cemento Ando, dialoga con il recupero impeccabile di murature e soffitti storici, con gli infissi in acciaio ispirati a Carlo Scarpa. Dialogo tra l'antichità e la modernità, tra la storia del luogo e la modernità del museo d'arte contemporanea, dialogo tra oriente e occidente, con Tadao Ando che si fa interprete della sua cultura senza risultare mai invadente, nonostante la stazza del suo volume di cemento posizionato al centro del museo. Il restauro di Punta della Dogana è un chiaro, ispirato esempio di antico e moderno che si compenetrano, si valorizzano a vicenda, una contemporaneità architettonica che traghetta Venezia nel futuro, riaffermando in qualche modo l'idea che Venezia, nonostante la sua fragilità, abbia la forza necessaria per proiettarsi nell'eternità.
- Immagini interne: il mio reportage fotografico di Punta della Dogana
- Immagini aeree esterne: Francois Pinaul Foundation
Archivio:
- Arte: Prima Materia a Punta della Dogana
- Arte: Peggy Guggenheim Collection a Palazzo Venier
- Architettura: Carlo Scarpa e il negozio Olivetti a San Marco
- Lifestyle: Venezia, città senza tempo
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